Carissimi amici,
guardo la grotta di Betlemme, povera e senza niente, ma piena di luce, di affetto, di tenerezza, di amore.
La giovane coppia, Maria e Giuseppe, rifiutati dai parenti, gli amici, dagli albergatori è poi sorpresa per quella piccola creatura nata tra le loro braccia, vera meraviglia del creato.
Penso al mio viaggiare nel mondo… a quanti piccolo nascono oggi nelle capanne, nelle baracche, negli ospedali improvvisati con poca acqua, igiene, ma tanta gioia, tanta solidarietà, tanta fiducia e speranza in Dio che come dà la vita, sa anche nutrirla, santificarla, arricchirla della sua voce, della sua bellezza che ogni bimbo porta in volto, nei suoi occhi, nel suo abbandono nelle mani degli adulti.
I nostri bambini poveri stanno superando tante difficoltà per la volenza dei grandi: i militari in Myanmar, le bande armate ad Haiti, il Covid19 con relative restrizioni in Kenya, Mozambico e Bangladesh.
Nessuno dei nostri bambini resterà abbandonato. Il Signore li ha messi nelle nostre mani e loro cantano felici come gli angeli, ormai sanno sono certi e sicuri, anche quest’anno, che gli amici italiani come i pastori porteranno doni preziosi necessari per la loro vita: la scuola, la salute, sorridono a mamma e papà sorpresi e sereni per tanta generosità.
E Gesù, che nell’umanità ci ha reso fratelli, ammira il nostro impegno nel prenderci cura dei più piccoli e bisognosi.
Il loro sorriso e la loro preghiera è il grazie più bello per il nostro Natale.
Buon Natale, dai nostri bambini e gli ammalati!
Don Luciano e collaboratori